Pina Radicella
SENZA VELO

 
  COLLEZIONE
I LIBRI INTROVABILI
 
 

Il testo di Pina Radicella, può essere
agevolmente definito “multimediale”.

Contiene, infatti, assaggi di prosa filosofica
e pedagogica; versi che vanno dalla
autoriflessione all’ermetismo; sequenze
fotografiche che restituiscono l’autrice in una
pluralità di espressioni accattivanti; note
musicali che, se non rappresentano l’avvio di
una sonata, sono pur sempre il richiamo a una
vocazione che appare senza dubbio totalizzante

Se concorrono a formare un piccolo “ipertesto”
queste nugelle, come le chiama l’autrice, proprio
tali evidentemente non debbono essere...

 
  la prefazione  
 

Se è abbastanza agevole definire il testo, non
altrettanto lo è definire l’autrice. Lei usa, per sé, il
vocabolo “pazzoide”, ma si sa che chi pubblica
qualcosa mette un po’ le mani avanti arrivando
anche all’autodenigrazione. È un vezzo che, peraltro,
conferisce un ulteriore tocco di umanità alla persona.

Non facile, a dispetto della sua franca cordialità,
 resta perciò definire Pina Radicella, almeno per chi,
come me, ha avuto poche occasioni per frequentarla.

Quelle poche, tuttavia, consentono di considerarla
una vera esperta nell’arte dei suoni.

Nel suo curriculum si dice che è “laureata” in Canto e
 Pianoforte e che sta per prendere un’altra laurea in
 Musica e Spettacolo all’Università di Arezzo.

Si segue il filo delle sue competenze e si vede che
 è pianista e organista, arrangiatrice e compositrice,
corista, solista e direttrice d’orchestra.

Poi sa anche cantare, organizzare, condurre
spettacoli e format televisivi, promuovere eventi di
notevole impegno artistico e culturale.

È davvero un temperamento duttile e versatile.
Mancava, al suo attivo, un testo o un “contenitore”
di prose poetiche e di poesie in prosa.
La lacuna viene ora adeguatamente colmata.

“Non mi ritengo una scrittrice né una poetessa”,
avverte riduttivamente Pina Radicella,
“semplicemente ho deciso, dopo anni di tentennamenti, di narrare senza velo alcuni episodi
 che probabilmente appartengono a molti di noi”.

 Aggiunge poi che senza velo significa “mettere a
nudo la propria anima, l’essenza vera dell’io che va
oltre il fenomeno”, cioè l’apparenza delle cose.

Un proposito che può risultare velleitario se
non si sa  in partenza a cosa si va incontro.

Questa consapevolezza all’autrice non sembra
 mancare. A un certo punto confessa:
 “Ho cominciato il gioco del rischio senza conoscerne
 le regole. Ho sperimentato che è impossibile
scoprire le regole del gioco della vita.
 Non per questo smetto di giocare”.

E infatti non bisogna smettere.
Capire i meccanismi dell’esistenza è un dovere,
 arrendersi un atto sterile. Lungo il percorso si ha a
 che fare con programmate ipocrisie, supponenze
irritanti, patologie sociali di vario tipo,
autoreferenzialità che cercano di colmare
grandi vuoti.

La incomunicabilità e il mimetismo restano limiti
oggettivi del nostro tempo. Ora Pina Radicella è in
grado di affermare: “Se ognuno di noi si affidasse
 al coraggio di esprimere se stesso senza trucco
 e senza inganno non pensate anche voi che ci si
 potrebbe capire superando muri invisibili e
 invalicabili allo stesso tempo?”.

Il bisogno di scrivere, come testimonianza della
propria identità creativa, nasce dentro e parte da
 lontano. A volte non si sa nemmeno come avviene.
 Madre Teresa di Calcutta si considerava “una
piccola matita nelle Sue mani e nient’altro”.

Più recentemente una scrittrice vesuviana di grande
talento, Maria Orsini Natale, autrice di “Francesca
e Nunziata”, uno dei romanzi di maggiore successo,
ha dichiarato: “Io non scrivo.

Prendo la penna in mano e qualcuno mi detta”.
Pina Radicella dice di aver scritto su “carte di fortuna”
 Anche per lei un’ispirazione che va oltre lei stessa e
che si fa testimonianza credibile di una condizione
sempre meno individuale e sempre più collettiva.

Ermanno Corsi
Giornalista Radio Televisivo Rai TV
Presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania

 
 

 ► FORMATO: cm. 14 x 20,5
 ► PAGINE: 62
 ► CODICE ISBN:  88-89611-08-1
 ► PREZZO: Euro 5,00

 
 
 
  note sull'autore  
 

Pina Radicella, giovane artista napoletana di grande
 temperamento musicale e di estrema duttilità, laureata
in Canto e Pianoforte, si è già espressa in svariati settori
dell’arte dei suoni.

Come pianista ha collaborato con cantanti del mondo lirico
e della canzone (Sergio Bruni, Consiglia Licciardi, Enzo
Gragnaniello, Mario Maglione), per i quali ha anche curato
l’arrangiamento e la composizione di alcuni brani.

Dall’83 al ’02 ha collaborato con il Coro S. Cecilia di Torre
del Greco (NA) dapprima come corista e solista, poi come
pianista, organista e direttore, partecipando alle incisioni di
brani classici e contemporanei del medesimo Coro e
collaborando come condirettore alle sue tournée in tutta
 Europa, al fianco della prof. Marika Rizzo.

Il 5 dicembre 2000 ha partecipato come organista alla messa
teletrasmessa su Raiuno per la regia di Ciro Sarnataro; nello
stesso anno ha curato uno speciale Tg 2 sul clavicembalo
di s. Alfonso M. de Liguori con il giornalista Enzo Romeo.

Ha seguito corsi di Musica Corale e Direzione di Coro tenuti
dai Maestri Bruno Zagni e Giorgio Kirschner a Ravenna; è
conduttrice di spettacoli, format televisivi e manifestazioni di
notevole impegno artistico e culturale.

Ha realizzato molteplici lavori discografici, tra cui
A Christmas-card for you, Totus tuus, Inseguendo la Cometa,
 Totus, Musica è pace e bene, Natale in Casa Piuccio,
in qualità di rielaboratore, compositore, pianista, direttore.

Insieme al chitarrista-cantante partenopeo Tommaso Maione
ha inciso, come cantante e voce recitante, una compilation di
celeberrime canzoni partenopee dal titolo Scusate se è poco.

È autrice del libro Senza Velo. è stata Presidente di Giuria
alle selezioni per il Festival di Napoli ed. 2002, nell’ambito
del quale ha curato gli stages; ha diretto l’orchestra dello
stesso Festival, in onda su Retequattro
il 10 - 11 e 13 ottobre 2002, condotto da Iva Zanicchi,
in due brani da ella stessa composti.

Nel corso della kermesse Internazionale Passaporto per il
successo XIX ed. 2004 è stata premiata come migliore autrice
 di testo, musica ed arrangiamenti per la realizzazione del
 brano Vivi; ha partecipato alla finalissima del Trofeo Stefania
Rotolo ed. 2004 teletrasmesso su Raiuno come elaboratrice
 del brano Ciao Stefania composto da Renato Zero.

È, inoltre, Presidente dell’Associazione Internazionale
Casa Piuccio ONLUS. Si dedica al giornalismo, agli incontri-
conferenze-dibattiti ed alla comunicazione attraverso i più
disparati mass-media essenzialmente per la diffusione di idee
innovative e rivoluzionarie all’insegna di Arte, Cultura,
Musicoterapia, Solidarietà, Estro ad ampio raggio.

A lei si deve l’inizio della polemica, ufficializzata attraverso
il Festival di Napoli Magazine - allegato al TV Radiocorriere
nel 2002 -, per l’inserimento della musica leggera nei
Conservatori di Musica Italiani

Sue poesie sono inserite nell’Antologia di
 poeti e poesia “L’Eco del Vento”.

Come Accademico di Merito, nel Febbraio 2008, le è stata
conferita la Laurea honoris causa in Lettere e Belle Arti
dalla Nobile Accademia Carolingia

 
   
 
         

     

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