Pina Radicella
ANCHE SE NON È
NATALE TE PIACE
O PRESEPIO?

 
  COLLEZIONE
I LIBRI INTROVABILI
 
 

Molto probabilmente, il concorso
 “Il più bel presepio” fu istituito a Torre del Greco
dopo la fine della seconda guerra mondiale,
 agli inizi degli anni cinquanta.

Ovviamente, è solo una mia ipotesi.
 In quel periodo, il circolo artistico “Domenico
Morelli” era fucina di artisti, sede ideale per
incontrarsi ed organizzare grandi
manifestazioni d’ogni tipo...

 
  la prefazione  
 

Contemporaneamente, esisteva un altro sodalizio,
a Torre del Greco: l’ENAL, ovvero il dopolavoro
comunale. Tra i soci, s’annoveravano bravi
organizzatori, appassionati d’arte varia e grandi
estimatori del “bello oprare”.

L’ENAL, poi, aveva un bel giardino, ove d’estate si
tenevano rappresentazioni teatrali o audizioni canore.

Per un certo periodo, Gianni Pernice, ideatore e
regista del Teatro del Popolo, organizzò, proprio in
quella sede, diverse rappresentazioni teatrali, facendo
esibire molti appassionati ed aspiranti attori.

Nell’ENAL c’erano soci che avevano diversi interessi,
dall’arte presepiale alla musica, alle corse ciclistiche,
podistiche, al teatro stesso.

Può darsi che, proprio tra i soci innamorati del
presepio, scattò la scintilla per organizzare un
concorso: “Il più bel presepio”.

Negli anni cinquanta, fino al 1963, ero il Presidente
della forania di Torre del Greco.

Anch’io facevo presepi, unitamente al mio amico,
Maestro Raffaele De Maio; entrambi avevamo una
fervente passione per tale espressione d’arte.

Con i miei associati (eravamo circa seicento giovani, di
tutte le associazioni cattoliche del territorio)
, pensai
d’organizzare un concorso presepi autonomo ma,
per non creare dualismi sterili, cercai un’intesa fattiva
con i soci dell’ENAL.

Cominciammo, quindi, uniti, con le etichette anche
dell’Amministrazione comunale e della
Curia di Napoli.

Terminato il mio mandato presidenziale nel 1963,
perché mi sposai, continuai a sostenere ed
affiancare la forania dell’ENAL, facendo parte di
tutte le giurie per oltre mezzo secolo.

Ho avuto il piacere di esaminare diversi artisti, i
 quali si sono mostrati sempre disponibili, salendo
e scendendo mille scale e macinando centinaia di
chilometri a piedi.

Tra loro, che tutt’ora ricordo con affetto, vanno
annoverati, oltre all’amico De Maio, il direttore
Giuseppe Ciavolino; il direttore scultore Antonio
Mennella; i professori Salvatore D’Amato, Antonio
Candurro, Antonio D’Auria; l’incisore Ciro
Scognamiglio; i sacerdoti Luigi Servito,
Ciro Castaldi, Onofrio Langella, Peppino Sorrentino
 ed il giovane segretario della forania Luigi Polese.

Per molto tempo, l’ENAL fu rappresentato da
 Antonino Di Lecce, Giuseppe Raiola - Raimir,
 mio padre - e da quel grande presidente che era
Salvatore Coscia.

Col passar degli anni, arricchimmo il concorso di
diverse categorie; applicammo, ad esempio, la
distinzione tra adulti e ragazzi, presepe tradizionale
 ed artistico.

In quel periodo veramente mirabile, che rivoluzionò
il modo nuovo di allestire presepi, fu il prof. Umberto
Acampora a scardinare ogni regola tradizionale,
costruendo immagini racchiuse in cornici variopinte,
che delimitavano uno spazio visivo ben definito.

S’affiancò, ad Umberto, Michele Mangone, anch’egli
appassionato e di grande valore artistico.

Un posto ben preciso, tra gli esecutori di presepi, lo
occupò Antonio D’Auria, artista di grandi possibilità
espressive, in svariati campi dell’immagine, sempre
pronto a mostrarci scene di rara bellezza,
analizzando, costruendo, dipingendo
impaginazioni fiabesche.

Personalmente, fui onorato della sua amicizia e,
ad ogni Natale, andavo ad abbeverarmi a quella fonte.

Il mio amico De Maio lo seguiva a ruota,
mantenendosi sempre nell’ambito del tradizionale,
con grande successo.

Poi, sopraggiunsero nuovi soci, con altri linguaggi,
tecnologie e culture diverse.

I più interessati cominciarono a venire alla ribalta
piano; erano e sono grandissimi esecutori, artisti
 a 24 carati: Nello D’Antonio, Luigi Suarato,
Alfredo Molli e Ciro Abilitato.

Quest’ultimo, fino ad una quindicina d’anni fa, ha
realizzato il concorso “Il più bel presepio”.

Erano tutti giovanissimi, quando incominciai a
seguirli; ora sono all’apice delle loro categorie.

Un posto a parte meritano: Vincenzo Garofalo, per
aver reinventato i presepi di corallo che adornano le
stanze di alcuni pontefici; Ottavio Aprea, artista di
molteplici sfaccettature, re delle nature morte
presepiali, che esegue con amore e
libertà espressive eccezionali.

Salvatore Flavio Raiola
Artista, Maestro d'Arte, Docente dell'Istituto d'Arte
Presidente e Membro di Giurie d'arte presepiale

 
 

 ► FORMATO: cm. 14,5 x 21
 ► PAGINE: 50 + DVD
 ► CODICE ISBN:  978-88-89611-05-0 
 ► PREZZO: Euro 12,00

 
 
 
  note sull'autore  
 

Pina Radicella, giovane artista napoletana di grande
 temperamento musicale e di estrema duttilità, laureata
in Canto e Pianoforte, si è già espressa in svariati settori
dell’arte dei suoni.

Come pianista ha collaborato con cantanti del mondo lirico
e della canzone (Sergio Bruni, Consiglia Licciardi, Enzo
Gragnaniello, Mario Maglione), per i quali ha anche curato
l’arrangiamento e la composizione di alcuni brani.

Dall’83 al ’02 ha collaborato con il Coro S. Cecilia di Torre
del Greco (NA) dapprima come corista e solista, poi come
pianista, organista e direttore, partecipando alle incisioni di
brani classici e contemporanei del medesimo Coro e
collaborando come condirettore alle sue tournée in tutta
 Europa, al fianco della prof. Marika Rizzo.

Il 5 dicembre 2000 ha partecipato come organista alla messa
teletrasmessa su Raiuno per la regia di Ciro Sarnataro; nello
stesso anno ha curato uno speciale Tg 2 sul clavicembalo
di s. Alfonso M. de Liguori con il giornalista Enzo Romeo.

Ha seguito corsi di Musica Corale e Direzione di Coro tenuti
dai Maestri Bruno Zagni e Giorgio Kirschner a Ravenna; è
conduttrice di spettacoli, format televisivi e manifestazioni di
notevole impegno artistico e culturale.

Ha realizzato molteplici lavori discografici, tra cui
A Christmas-card for you, Totus tuus, Inseguendo la Cometa,
 Totus, Musica è pace e bene, Natale in Casa Piuccio,
in qualità di rielaboratore, compositore, pianista, direttore.

Insieme al chitarrista-cantante partenopeo Tommaso Maione
ha inciso, come cantante e voce recitante, una compilation di
celeberrime canzoni partenopee dal titolo Scusate se è poco.

È autrice del libro Senza Velo. è stata Presidente di Giuria
alle selezioni per il Festival di Napoli ed. 2002, nell’ambito
del quale ha curato gli stages; ha diretto l’orchestra dello
stesso Festival, in onda su Retequattro
il 10 - 11 e 13 ottobre 2002, condotto da Iva Zanicchi,
in due brani da ella stessa composti.

Nel corso della kermesse Internazionale Passaporto per il
successo XIX ed. 2004 è stata premiata come migliore autrice
 di testo, musica ed arrangiamenti per la realizzazione del
 brano Vivi; ha partecipato alla finalissima del Trofeo Stefania
Rotolo ed. 2004 teletrasmesso su Raiuno come elaboratrice
 del brano Ciao Stefania composto da Renato Zero.

È, inoltre, Presidente dell’Associazione Internazionale
Casa Piuccio ONLUS. Si dedica al giornalismo, agli incontri-
conferenze-dibattiti ed alla comunicazione attraverso i più
disparati mass-media essenzialmente per la diffusione di idee
innovative e rivoluzionarie all’insegna di Arte, Cultura,
Musicoterapia, Solidarietà, Estro ad ampio raggio.

A lei si deve l’inizio della polemica, ufficializzata attraverso
il Festival di Napoli Magazine - allegato al TV Radiocorriere
nel 2002 -, per l’inserimento della musica leggera nei
Conservatori di Musica Italiani

Sue poesie sono inserite nell’Antologia di
 poeti e poesia “L’Eco del Vento”.

Come Accademico di Merito, nel Febbraio 2008, le è stata
conferita la Laurea honoris causa in Lettere e Belle Arti
dalla Nobile Accademia Carolingia

 
   
 
         

     

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presepio non solo a Natale ma
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